Server e SEO: miti da sfatare

In un mondo sempre più digitalizzato anche gli interessi economici e le logiche di mercato si spostano sul web. Blog, marketplace e siti di informazione hanno sempre più possibilità di crescita sfruttando l’ampio bacino d’utenza della rete. Ovviamente, il successo e i buoni profitti in questo campo sono sempre frutto di metodologie appropriate, tecniche per l’ottimizzazione sia della qualità che della quantità oltre che dell’esperienza che si rivela necessaria in ogni cosa. Il polo di interesse e che in un certo senso racchiude la maggior parte di questi concetti è la SEO; muoversi sul web senza conoscerne gli aspetti fondamentali significa navigare alla cieca. È altrettanto veritiero che non tutte le informazioni al riguardo che circolano sul web sono vere o fondamentali. Infatti, dal momento che il tutto si concentra sui vari motori di ricerca, i rispettivi algoritmi, sempre tesi al cambiamento, fanno sì che le varie tecniche e metodologie in ottica SEO siano continuamente diverse e non delle leggi a priori. In tal senso, fare chiarezza in quest’ambito significa sfatare quei falsi miti che spesso vengono spacciati per inconfutabili verità.

Qualità, quantità e Keywords.

Come sottolineato precedentemente, raggiungere i propri obiettivi sul web significa passare inevitabilmente per le logiche SEO. Visibilità, parole chiave, posizionamento, sono alcuni degli aspetti che appartengono a questo campo. Saper rispettare le richieste dei vari motori di ricerca implica saper distinguere i falsi miti e le tecniche realmente proficue. Ad esempio, si tende facilmente a credere che uno dei modi migliori per raggiungere un buon posizionamento sui vari motori di ricerca, al fine di raggiungere una discreta visibilità, sia riempire un contenuto di parole chiave. Nulla di più errato; i server e gli algoritmi attuali dei maggiori motori di ricerca, come ad esempio Google, hanno creato profili guida maggiormente interessati alla qualità dei contenuti. Ciò significa che per avere un reale risultato in ottica SEO bisogna creare il giusto mix delle due componenti. Certamente è necessario che ad una domanda degli utenti le prime risposte siano le più dirette, ma è altrettanto vero che queste non devono rivelarsi scatole vuole; unire parole di tendenza non crea per queste ragioni un contenuto rilevante per i motori di ricerca. Per questa ragione, sarà necessario dare importanza più alla qualità dei contenuti che alla quantità di parole chiave in voga in quel periodo o relative alla tematica trattata. Oltre al bilanciamento qualità/quantità, è necessario sfatare un ulteriore mito relativo alle keywords; partendo dal presupposto che il contenuto sia di qualità, si tende a pensare che, per essere riusciti a redigere un contenuto che i motori di ricerca possano valorizzare per trarne vantaggio, basta essenzialmente citare una volta e a caso una keyword. La realtà dei fatti è ben diversa; sempre grazie a nuovi algoritmi, in particolare nel caso di Google, non basta selezionare ed inserire le parole chiave, bisogna avere la capacità di contestualizzarle perché solo così il contenuto sarà davvero considerabile di alto profilo. Il rischio che si potrebbe correre è quindi quello di scrivere un testo o creare un contenuto perfetto, ma che non sia la giusta risposta ad una determinata domanda di tendenza sul web.

Server internazionali e armadio rack climatizzato

Un altro mito da sfatare, sempre in ottica SEO, riguarda l’importanza dei server internazionali in ottica di visibilità. Circola la convinzione che per incrementare ed ampliare il proprio bacino d’utenza, oltre che per raggiungere un migliore posizionamento sui motori di ricerca, sia necessario acquistare server internazionali, sfruttando una diversa geolocalizzazione. In realtà questo espediente non ha alcun effetto concreto; sfruttare la geolocalizzazione significa affidarsi ad un server il più vicino possibile. Infatti, solo così ci sarà effettivamente una possibilità reale di veder migliorare il proprio posizionamento sui vari motori di ricerca, come ad esempio Google. Un consiglio utile può essere quello di acquistare server che alloggiano in un armadio rack climatizzato, top di gamma in relazione alla conservazione dei dati e alla stabilità; questo dispositivo è fra i più utilizzati per l’alloggio e protezione dei server ma non solo. La sua struttura in lamiere d’acciaio, con una disposizione interna divisa in scompartimenti simili a scaffali, permette un’agevole disposizione di cavi elettrici, dispositivi elettronici e anche le varie componenti legate ad un sistema di sicurezza. Gli armadi rack sono inoltre uno strumento di sicurezza particolarmente innovativo e tecnologico; possono infatti essere dotati di una chiusura digitalizzata ancor più sicura e quindi difficile da violare. Le versioni maggiormente utilizzate sono quelle climatizzate; questa qualità li rende pratici per ambienti isolati e maggiormente avvezzi all’umidità, grazie alla loro capacità di equilibrare la temperatura interna all’armadio in relazione a quella dell’ambiente circostante, garantendo il corretto funzionamento dei dispositivi disposti al suo interno.

L’importanza dei social network

Un altro concetto legato alla SEO riguarda il contribuito ipotetico dei social network. Il falso mito da sfatare in questo caso riguarda la considerazione di queste piattaforme in termini di pubblicità e visibilità. Nonostante da molti siano ignorati in ottica SEO, e considerati poco produttivi, esiste in realtà una stretta relazione fra social e ranking. Farsi pubblicità sfruttando questo bacino d’utenza è un’arma utile, come poche altre, per alimentare ed incrementare il flusso e il traffico sul proprio sito, che si tratti di un blog o di un marketplace. Il valore positivo in ottica SEO è che gli algoritmi dei maggiori motori di ricerca fanno sì che sia proprio questo aspetto a contribuire ad un miglioramento del ranking, generando per l’appunto un notevole posizionamento.