Perché “Panda” promuove o penalizza i contenuti

Che cos’è Google Panda? Come funziona? In base a cosa promuove o penalizza un sito web? Andiamo a scoprirlo insieme.

Google Panda: come funziona?

Google Panda è un algoritmo che ha come scopo quello di riordinare i siti internet in Serp, dopo averli classificati a seconda di particolari criteri e del punteggio di ranking associato ad ogni piattaforma web.

L’ultimo update di Google Panda è stato pensato per ridurre il ranking dei siti di scarsa qualità. La cosa importante quindi per i vari webmaster è assicurarsi che sui propri siti la qualità sia a livelli più alti possibili. Google Panda va infatti ad esaminare numerosi fattori per scovare tutti i siti di bassa qualità.

Il motivo per cui è stato creato questo algoritmo è molto semplice: le persone che ricercano qualcosa in Google non hanno alcuna voglia di imbattersi in contenuti superficiali o scritti in malo modo. I webmaster di tutto il mondo quindi devono sapere che i contenuti di bassa qualità, anche se presenti su soltanto una parte del sito, possono impattare negativamente sul posizionamento dell’intero sito internet.

Perché Google Panda promuove o penalizza i contenuti?

Si parla nello specifico di “punteggi di ranking” che vengono attribuiti da parte di Google Panda ad ogni sito web. Nello specifico questa attribuzione non avviene semplicemente dall’utilizzo di bot o di software di intelligenza artificiale ma bensì è basata sull’interazione con gli esseri umani, chiamati a rispondere a delle domande precise e circostanziate.

I diversi tester hanno infatti dovuto rispondere a domande relative ad esempio alla presenza di troppi banner pubblicitari su un determinato sito, sulla predisposizione da parte dell’utente a lasciare i propri dati di pagamento su una determinata piattaforma, domande sull’autorevolezza di un determinato portale.

Le domande specifiche rivolte da Google ai tester non sono mai state rilevate ma a quanto pare ad essere presi in considerazione non sono soltanto gli aspetti tecnici ma anche quelli emotivi. Ma come si fa quindi ad evitare le penalizzazioni di Google Panda? Andiamo a scoprirlo insieme.

  • Non esagerare con i banner pubblicitari: Ogni webmaster sa che non è mai il caso di riempire il proprio sito con troppi annunci, sia che siano appartenenti ad Adsense sia ad altri network pubblicitari. Tramite l’osservazione di numerosi casi abbiamo potuto constatare che Panda penalizzi in modo particolare i siti che riempiono le proprie pagine di banner, in particolare quelli che fanno “above the fold”, cioè quelli che li inseriscono sulla pagina iniziale.
  • No ai contenuti duplicati: Effettuare copia/incolla da un altro sito potrà consentirvi di risparmiare tempo ma vi spedirà diritti verso una penalizzazione. Bisogna categoricamente evitare ogni tipo di contenuto duplicato perché Google Panda è capace di accorgersi con estrema facilità del verificarsi di tale eventualità.
  • Poco contenuto: altrettanto importante è evitare di tenere online pagine prive o quasi del tutto prive di contenuti, in particolar modo se esse contengono dei banner. Lo scopo di un portale per Google è quello di dare risposte agli utenti che arrivano alla pagina (proprio tramite il motore di ricerca), quindi è molto importante che le risposte fornite siano pertinenti e complete.
  • Bounce Rate: Questo valore indica dopo quando tempo un utente abbandona un sito internet ed è molto importante per decretare il posizionamento di un portale in Serp. Lo scopo del webmaster deve quindi essere quello di fare in modo che il lettore non lasci subito l’articolo velocizzando i tempi di caricamento, scrivendo articoli che diano delle risposte pertinenti, evitando pop-up che possano infastidire l’utenza.